Cronache di sferzato 1262

Principato

Corona del Re

Data

sesto giorno della terza decade di sferzato 1262

L'anno del Giubileo

Come un turbine di ghiaccio sconvolge un paesaggio ammantato di neve, così la volubilità degli uomini ha rivoltato l'ordine delle Terre Spezzate. Il lavorio incessante di cortigiani e diplomatici, l'azione decisa dei campioni dei Principi ha manifestato i suoi effetti nei sette Principati. L'alleanza della Torre e la Vela è caduta, nella gemma del Nord infuria la rivolta, nelle sale di Castelbruma dimora un Re Valniano e Dimora ha cambiato padrone, forse ansiosa di vedere di nuovo un Re nei suoi palazzi.

Di certo il Tetrarca, suprema autorità dell'Ecclesia Tetradica, non era ansioso d'incontrarlo questo nuovo Re. Non appena la città si è sollevata e ha espulso il Reggente, l'anziano Prelato si è lasciato alle spalle Dimora accompagnato da guardie e vescovi intirizziti. C'è chi dice che intendesse recarsi sino a Valleterna per incontrare il nuovo Re dei Castamanti, ma che a Roccamagna abbia saputo che nella bella Vesta non avrebbe ricevuto l'accoglienza sperata. Così il Tetrarca, in quest'anno santo, ha deciso di fermarsi a Roccamagna, ospite dei devoti Vermigliani.

Il Giubileo indetto in occasione del cinquecentocinquantenario della nascita del Castamante, come il percorso della Via Virtuosa, richiede un inizio e una fine. Per partire in pellegrinaggio servono un po' d'argento da parte e una benedizione che protegga il viaggiatore dai pericoli della strada. Nessuna benedizione è migliore di quella del Tetrarca e così, chi ha potuto mettersi in viaggio in questa inclemente stagione è diretto a Roccamagna per rifornirsi alla fiera locale ed implorare la benedizione di Sua Eccellenza il Tetrarca dell'Ecclesia.

L'uscita del Tetrarca ha interessato anche Principi e Signori. I loro seguiti sono in viaggio per Corona del Re. La marcia dei viaggiatori è stata funestata da un freddo persistente e crudele e da feroci attacchi di orchi e goblin. Pare che queste miserabili creature abbiano lasciato i loro rifugi per cercare nutrimento a valle... Di quale nutrimento si tratti conviene tacere.

Infine... corre voce che sia Edoardo che Temistocle abbiano avuto lo stesso incubo a distanza di poche decadi l'uno dall'altro; pare che uno spirito o un demone abbia turbato i loro sonni chiamandoli spergiuri e assassini, per poi scomparire nelle tenebre dalle quali era venuto. Il popolino si interroga sul significato di questo oscuro presagio, ma i sapienti dicono che non c'è da preoccuparsi, si è certamente trattato di un incubo, nulla di più...

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